Giornale di Brescia - Novembre 2009

La poesia secondo Sara Cordone

Scandagliare attraverso la poesia il senso profondo dell'esistenza umana, il ciclo perpetuo e misterioso della vita e della morte, guardando oltre, verso l'altrove. È questo il percorso racchiuso in "Dall'aurora al crepuscolo... E poi?", la raccolta in versi della scrittrice Sara Cordone, presentata sabato sera nel teatro comunale di Erbusco. "Mi interessa il potere salvifico della poesia, che allude al mistero e alla verità senza avere la pretesa di svelarla e di spiegarla - ha sottolineato l'autrice, nativa di La Spezia ma da anni residente a Erbusco, dove insegna all'Istituto comprensivo di via Cavour -. Rispetto al mio primo libro ("Ascoltando le tacite stelle"), qui la meditazione è palesata nella misura in cui ogni sezione è corredata da una trattazione in prosa. Ma rimane essenzialmente una raccolta poetica, il cui scopo è invitarci ad intuire le risposte dentro di noi. Il volume, edito da Albatros Il Filo, è stato commentato in apertura della serata dal vicesindaco erbuschese Rosa Milini, secondo la quale "nel libro ognuno di noi può rileggere la propria vita attraverso la poesia" e dalla professoressa Rina Gambini, che ha individuato nell'amore, "sentimento terreno ma anche spinta emotiva che va oltre i confini umani, risolvendosi nella speranza della rinascita", il senso di quell'allusivo "E poi?" che conclude il titolo. Tante citazioni, sempre nella poesia, rievocando i versi di Quasimodo e Pablo Neruda, riaffermando di nuovo la funzione salvifica dell'arte poetica.

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